mercoledì 13 giugno 2012

Ode al mediocre

Volevo, con un po' di presunzione e quel pizzico di megalomania che non guasta, parlare di mediocrità. Di come , un po' ovunque ma sopratutto nel nostro paese, la mediocrità intesa nel suo senso più bieco e negativo, trionfi. 

Come scrisse Oscar Wilde "per acquisire popolarità bisogna essere una mediocrità". Lui che mediocre non lo era affatto aveva capito perfettamente come le cose funzionavano.  Se lo aveva capito in una Gran Bretagna dell'800 avrei davvero voluto vederlo alle prese con l'Italia del 21° secolo. 

Il mediocre non sa, ma inventa. E' un azzeccagarbugli che sa fare tutto e si reinventa ad ogni passo. E' capace di sopravvivere nella melma e di saltarne fuori quando meno te lo aspetti : una sorta di Gollum pronto ad uccidere per il suo tessssoro. 

In verità il mediocre trionfa perché si pone, spesso, alla stessa altezza del suo interlocutore, o meglio qualche gradino più in basso, in posizione prona, disposto a tutto accettare e a tutto accondiscendere pur di ottenere il suo risultato ambito : ottenere senza meritare.

Diciamo la verità : lo "Yes Man" (o girl, qui non siamo sessisti) ha sempre funzionato , ma in questi ultimi anni , in modo particolare nello Stivale, sembra di assistere ad un trionfo a mani basse di chi vende fumo, promette mari, li trasforma in fiumi e  realizza pozzanghere, riuscendo sempre a scaricare sugli altri la "colpa", la responsabilità, il peso delle sue azioni malevole.

Prendo da questo articolo di Angela Potente che trovo delizioso :"... il mediocre millanta, invidia, distrugge, offende, si arrampica, si insinua, offre chimere, mena fendenti a destra e a manca, urla, strepita, minaccia, e al contrario del nostro giocatore di cavalli di cui sopra, vince. Egocentrico, perché in cuor suo sa di non valere, fa pagare questa consapevolezza a chiunque gli capiti a tiri, irritante con i sottoposti, spesso più bravi di lui, si erge altero nella sua luce brillante quasi sempre solo riflessa.

In tempi di crisi la mediocrità trionfa. Ovvio : la mediocrità solitamente costa poco e di questi tempi sembra che solo il prezzo abbia importanza.

Vale la pena chiedersi :colpa della crisi o, in fondo, la mediocrità, a noi italiani in particolare, piace e ripiace ? 


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