mercoledì 26 settembre 2012

Il segreto del fenomeno

Dopo il post sulla mediocrità mi sono chiesto più volte se, in fondo, non fossi stato troppo severo: se in effetti il giudizio su alcune tipologie di persone non fosse stato un po' troppo affrettato, se non avessi scritto quelle parole sull'onda di una qualsivoglia delusione o recriminazione. 

Beh, no. La risposta è arrivata quasi immediata, spontanea, inarrestabile. No, perché sono stanco di gente finta. 

Nella mia vita ho avuto la fortuna di poter arrivare a fare due lavori che mi piacciono : la radio e (vicino al primo, ma non troppo) gestire un'agenzia di eventi e comunicazione. Entrambi lavori fantastici che giorno dopo giorno amo maggiormente ma, sopratutto nel secondo, spesso a contatto di quei "mediocri" di cui ho scritto e per i quali non riesco ormai a non provare una repulsione selvaggia. 

Se un tempo riuscivo a mascherare diplomaticamente questa mia repulsione, mi rendo invece conto che, complice l'età o l'esperienza, oggi come oggi faccio molta difficoltà a farlo. 

Mi spiego meglio. Se vogliamo paragonare la comunicazione ad una "cartella" da computer , la stessa è composta di talmente tante "sottocartelle" in cui sono contenuti tanti "file" . I file sono le persone che incontri nel corso della tua professione: alcune eccezionali, altre valide, certune sufficienti . 

S'intende : il metro di giudizio è il tuo e ovviamente (e fortunatamente) unico.  Ma ci sono i fenomeni. 

Dicesi fenomeno di una persona capace di avere talmente tanta autostima da poterne riempire una piscina olimpionica. Solitamente senza alcun merito.

I veri "giusti" che ho incontrato erano solitamente persone semplici, consapevoli del loro valore, della loro arte, del fatto di avere quel "quid" che faceva di loro dei vincenti : ma mai  come in questo periodo incontro gente che vive vendendo fumo e non producendo alcun arrosto.

I fenomeni li trovo ovunque. Finti fotografi, finte modelle, finti giornalisti, finti grafici. Tutti con un ego capace di riempire uno stadio ma con capacità di una capocchia di spillo.

Beati loro. Vivere credendo di essere al top forse è meglio di vivere in perenne ricerca di un miglioramento.

Ecco, la mia è solo invidia...